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Cenobamato nelle epilessie focali: risposta terapeutica a lungo termine

Testata in Neurology Referenza Expert Series Anno 15, N. 9, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 9, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.09

Cenobamato nelle epilessie focali: risposta terapeutica a lungo termine


Il profilo di efficacia e di sicurezza di un farmaco anticrisi (Anti-Seizure Medication, ASM) viene valutato nel corso del suo sviluppo clinico mediante studi randomizzati e controllati con placebo (Randomised Controlled Trials, RCTs). Tali RCTs hanno comprensibilmente una durata limitata ad alcune settimane, anche in considerazione degli aspetti etici relativi alla somministrazione di placebo nei pazienti. Se si considera che l’epilessia è una patologia cronica, diventa di conseguenza importante valutare la risposta terapeutica, in termini di efficacia e tollerabilità, a lungo termine, privilegiando in questo setting il profilo di sicurezza dell’ASM. Una buona misura di risposta a lungo termine è rappresentata negli studi di real-life dalla cosiddetta retention rate di un ASM: il tasso di ritenzione a lungo termine è infatti considerato come un marker combinato di tollerabilità, efficacia e aderenza terapeutica. Considerando che cenobamato (CNB) è un ASM di recente introduzione nell’armamentario terapeutico dell’epilessia, è fondamentale analizzare le evidenze disponibili sulla sua risposta terapeutica a lungo termine nelle Persone con Epilessia (PcE) adulte con crisi focali non controllate, indicazione per la quale il farmaco ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio.

Attività ed efficacia del trattamento chemio-immunoterapico in paziente con tumore del polmone non a piccole cellule ad alto carico di malattia e PD-L1 <1%

Testata in Oncology Referenza anno 15 n. 12, 2025 N° fascicolo 12 DOI 10.57575/expser.2025.12

Attività ed efficacia del trattamento chemio-immunoterapico in paziente con tumore del polmone non a piccole cellule ad alto carico di malattia e PD-L1 <1%

Caso clinico relativo a un soggetto affetto da adenocarcinoma polmonare metastatico, con livelli di espressione di PD-L1 5%, trattato secondo lo schema previsto dal protocollo CheckMate 9LA.

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CENOBAMATO IN EARLY ADD-ON NELLE EPILESSIE FOCALI: EVIDENZE E PRATICA CLINICA A CONFRONTO

Testata in Neurology Referenza Expert Series Anno 15, N. 8, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 8, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.08

CENOBAMATO IN EARLY ADD-ON NELLE EPILESSIE FOCALI: EVIDENZE E PRATICA CLINICA A CONFRONTO


I farmaci per il controllo delle crisi epilettiche (Anti-Seizure Medications, ASMs), scelti in maniera appropriata, ed utilizzati in modo adeguato, sulla base delle caratteristiche del paziente e del tipo di epilessia, costituiscono i cardini terapeutici indicati dall’ILAE per minimizzare il rischio di farmacoresistenza. La risposta terapeutica che ne consegue è caratterizzata da un controllo completo e/o soddisfacente della frequenza delle crisi nella maggior parte delle Persone con Epilessia (PcE) a seguito del primo e del secondo tentativo, rispettivamente circa del 50% e del 15%.

CENOBAMATO E LIBERTÀ DALLE CRISI IN PcE ADULTE CON CRISI FOCALI CON O SENZA SECONDARIA GENERALIZZAZIONE

Testata in Neurology Referenza Expert Series Anno 15, N. 6, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 6 2025 DOI 10.57575/expser.2025.06

CENOBAMATO E LIBERTÀ DALLE CRISI IN PcE ADULTE CON CRISI FOCALI CON O SENZA SECONDARIA GENERALIZZAZIONE


Il raggiungimento e il mantenimento della libertà dalle crisi costituisce l’obiettivo principale nella gestione dell’epilessia. Per massimizzare la risposta terapeutica e ridurre il rischio di farmacoresistenza, è fondamentale una scelta appropriata e tempestiva dei farmaci anticrisi, in accordo con le raccomandazioni ILAE. L’efficacia di cenobamato, dimostrata in numerosi studi clinici anche in confronto ad altri ASMs, rappresenta un solido razionale per il suo impiego in early add-on, con una posologia modulabile all’interno dell’intervallo raccomandato.

CENOBAMATO E FUNZIONI COGNITIVE: UNA REVISIONE CRITICA DELLE EVIDENZE DISPONIBILI NEGLI ADULTI CON EPILESSIA FOCALE

Testata in Neurology Referenza Expert Series Anno 15, N. 5, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 5, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.05

CENOBAMATO E FUNZIONI COGNITIVE: UNA REVISIONE CRITICA DELLE EVIDENZE DISPONIBILI NEGLI ADULTI CON EPILESSIA FOCALE


Le valutazioni delle funzioni cognitive nelle persone con epilessia sono attuate sempre più di frequente per monitorare l’evoluzione della patologia, le comorbidità associate, e gli effetti della farmacoterapia delle crisi.27 Considerando l’impatto negativo che gli effetti collaterali cognitivi possono avere sulla vita delle persone con epilessia, con riverberi sulla performance scolastica e lavorativa, sulle attività quotidiane, e sulla QoL in generale, nella impostazione della terapia è importante considerare anche l’impatto cognitivo dei diversi ASMs. È noto che le funzioni cognitive sono deteriorate dal carico farmacologico di più ASMs addizionali in regime di politerapia.10 Tuttavia le evidenze attualmente disponibili relative a CNB, ed in particolare l’assenza di effetti negativi sulla performance cognitiva dei pazienti, sono particolarmente rassicuranti.

Quali vantaggi attendersi nella gestione del paziente con mCRC in seguito a trattamento con trifluridina/tipiracil: l’esperienza clinica italiana a confronto.- volume 11

Testata Real Life Experiences in Onco-Hematology Referenza Anno 8, n. 2, 2025 N° fascicolo 2 DOI 10.57575/RLEOH.2025.02

Quali vantaggi attendersi nella gestione del paziente con mCRC in seguito a trattamento con trifluridina/tipiracil: l’esperienza clinica italiana a confronto.- volume 11

Sono qui di seguito riportati e discussi quattro casi clinici in cui FTD/ TPI o la sua combinazione con bevacizumab sono state utilizzate come terapia di terza linea in pazienti con carcinoma del colon-retto avanzato (tre esperienze cliniche) o adenocarcinoma gastrico metastatico (una esperienza di real-life). In tutti i casi tale trattamento ha portato a un soddisfacente controllo della malattia e della sua sintomatologia clinica, con un impatto rilevante sulla progressione libera da malattia, anche superiore a quella riportata negli studi clinici randomizzati. Questi casi sottolineano inoltre come il controllo della malattia fosse sempre accompagnato da un'adeguata prevenzione/gestione delle tossicità, che ha contribuito favorevolmente alla qualità di vita dei pazienti.

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Ruolo dell'ormone luteinizzante nella stimolazione ovarica controllata: evidenze da una casistica clinica e due casi emblematici in pazienti con elevato rapporto FSH/LH

Testata in Reproductive Medicine Referenza Expert Series Anno 15, N. 3, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 3, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.03

Supplementazione di calcio citrato e vitamina D nei soggetti a rischio fratture: implicazioni pratiche

Testata in Endocrinology Referenza Expert Series Anno 15, N. 10, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 10, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.10

Supplementazione di calcio citrato e vitamina D nei soggetti a rischio fratture: implicazioni pratiche

Il rischio di fratture rappresenta una delle principali problematiche di salute pubblica nei Paesi occidentali, con una prevalenza in costante aumento in relazione all’invecchiamento della popolazione. In Italia, le fratture da fragilità associate all’osteoporosi incidono in maniera significativa sulla qualità di vita dei pazienti, sulla mortalità e sui costi sanitari diretti e indiretti. L’intervento preventivo e terapeutico precoce è fondamentale per ridurre l’incidenza delle fratture e rallentare la progressione della malattia. Numerose linee guida nazionali e internazionali sottolineano l’importanza della supplementazione di calcio e vitamina D nei soggetti a rischio, soprattutto in popolazioni come le donne in post-menopausa, gli over 65, i soggetti con diagnosi di osteoporosi e quelli in terapia con farmaci anti riassorbitivi, come i bifosfonati. La supplementazione deve essere guidata sempre dai livelli di calcio e di vitamina D e associata all’assunzione nella dieta. In questo contesto, il calcio citrato si distingue rispetto ad altre formulazioni di calcio per migliore biodisponibilità, tollerabilità gastrica e assorbimento indipendente dal pH gastrico. Anche la vitamina D svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute scheletrica, favorendo l’assorbimento del calcio e del fosforo e modulando il metabolismo osseo. La letteratura scientifica evidenzia come la supplementazione combinata di calcio e vitamina D sia più efficace nel ridurre il rischio di fratture rispetto alla somministrazione dei singoli nutrienti. Tale strategia risulta particolarmente rilevante nei soggetti anziani, fragili o istituzionalizzati, in cui il rischio di carenze nutrizionali è maggiore. Alla luce di queste considerazioni, la presente proposta mira a fornire una sintesi pratica e basata sull’evidenza delle attuali raccomandazioni in tema di supplementazione di calcio citrato e vitamina D, con un’attenzione particolare alle categorie di soggetti più a rischio e alle implicazioni terapeutiche. L’obiettivo è favorire una gestione clinica più mirata, efficace, guidata verso un corretto dosaggio della supplementazione, e personalizzata della salute ossea.

LOMBALGIA E OSTEOARTRITE: IL RUOLO DELL’ANALGESIA MULTIMODALE A BASE DI PARACETAMOLO NELLA GESTIONE DELLA FASE ACUTA E DELLE RIACUTIZZAZIONI

Testata Quick Review Referenza Quick Review Anno 15, n.6, 2025 N° fascicolo Anno 15, n.6, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.6

GESTIONE DEL DOLORE PERIOPERATORIO E POSTOPERATORIO IN ORTOPEDIA: IL RUOLO DI PARACETAMOLO E DELL’ANALGESIA MULTIMODALE

Testata Quick Review Referenza Quick Review Anno 15, n.5, 2025 N° fascicolo Anno 15, n.5, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.5

PARACETAMOLO OROSOLUBILE E APPROCCIO MULTIMODALE NELLA GESTIONE DEL DOLORE LIEVEMODERATO NELLA MEDICINA D’URGENZA

Testata Quick Review Referenza Quick Review Anno 15, n. 4 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 4, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.4

GESTIONE DEI PROCESSI INFIAMMATORI IN CORSO DI INFEZIONE E NELLA SINTOMATOLOGIA DOLOROSA: LE POSSIBILI COMPLICANZE ASSOCIATE ALL’USO DI FANS

Testata Quick Review Referenza Expert Series Anno 15, N. 3, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 3, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.3

Luteal Phase Support in 2025

Testata Content Symposium Series Referenza Content Symposium Series Anno 15 n. 5 - 2025 N° fascicolo Anno 15 n. 5 - 2025 DOI 10.57575/CONSYMSER.2025.05

New treatment options for advanced endometrial carcinoma

Testata in Oncology Referenza Expert Series Anno 15, N. 4, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 4, 2025 DOI 10.57575/expser.2025.04

LA GESTIONE DEL DISTURBO NEUROCOGNITIVO LIEVE NELLE CURE PRIMARIE: UNO STUDIO DI CONSENSO DELPHI

Testata Quick Review Referenza Quick Review Anno 15, N. 2, 2025 N° fascicolo Anno 15, N. 2, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.2

Quali vantaggi attendersi nella gestione del paziente con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico in seguito a trattamento con irinotecannanoliposomiale: l'esperienza clinica italiana a confronto Secondo Volume

Testata Real Life Experiences in Onco-Hematology Referenza anno 8 numero 1 2025 N° fascicolo 1 DOI DOI: 10.5757/RLEOH.2025.01

Quali vantaggi attendersi nella gestione del paziente con adenocarcinoma duttale pancreatico metastatico in seguito a trattamento con irinotecannanoliposomiale: l'esperienza clinica italiana a confronto Secondo Volume

Di seguito vengono presentati e discussi quattro casi clinici nei quali il trattamento con nal-IRI in associazione a 5-FU/LV si è rivelato una valida opzione terapeutica di seconda linea, dimostrando impatto positivo in sopravvivenza, con mantenimento di una buona qualità di vita. Questi casi evidenziano anche l’importanza di una pianificazione terapeutica ottimale del continuum of care sin dalla prima linea, al fine di garantire al paziente l’accesso a tutte le opzioni terapeutiche disponibili. Un’attenzione precoce al riconoscimento e alla gestione delle tossicità, così come agli aspetti nutrizionali, è fondamentale per preservare l’aderenza al trattamento e la qualità di vita lungo l’intero percorso di cura.

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GESTIONE DELLE INFEZIONI E DEL DOLORE ACUTO NEL PAZIENTE PEDIATRICO: CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA DEGLI ANTIBIOTICI, DEGLI ANALGESICI E SUL VALORE DELL’APPROCCIO MULTIMODALE

Testata Quick Review Referenza Quick Review Anno 15, N.1, 2025 N° fascicolo Anno 15, N.1, 2025 DOI 10.57575/QRin.2025.1

GUARDIAMO OLTRE LA SIEPE Le prossime sfide dell’emicrania con fremanezumab

Testata Content Symposium Series Referenza Anno 15 N. 2, 2025 N° fascicolo 2 DOI DOI: 10.57575/CONSYMSER.2025.02

GUARDIAMO OLTRE LA SIEPE Le prossime sfide dell’emicrania con fremanezumab

L’impiego degli anticorpi monoclonali anti-CGRP rappresenta una delle più recenti opportunità terapeutiche nella prevenzione e nel trattamento dell’emicrania. Fremanezumab si distingue per la sua flessibilità di somministrazione, offrendo anche l’opzione di un’unica dose ogni tre mesi, un aspetto che lo rende particolarmente vantaggioso come terapia. Durante i lavori del XII Congresso Nazionale ANIRCEF, tenutosi a Genova dal 28 al 30 novembre 2024, TEVA Italia ha avuto il piacere di proporre all’audience il simposio dal titolo “Guardiamo oltre la siepe: le prossime sfide dell’emicrania con Fremanezumab”, organizzato sotto forma di un vivace e interessante talk show medico, condotto dalla Dr.ssa Sabina Cevoli (IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna). L’utilizzo di fremanezumab nella profilassi dell’emicrania, con particolare attenzione al dosaggio trimestrale, è stato discusso con il Dott. Carlo Lovati (Centro Cefalee – Ospedale Universitario Luigi Sacco – Milano), la Dott.ssa Giovanna Viticchi (Clinica Neurologica – Università Politecnica delle Marche – Ancona) e la Dott.ssa Renata Rao (Centro Cefalee - Spedali Civili di Brescia). Il simposio si è concluso dando ampio spazio alle domande da parte della platea.

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Fremanezumab nell’Emicrania: Evidenze Cliniche e Flessibilità Terapeutica per Rispondere alle Diverse Esigenze dei Pazienti

Testata Content Symposium Series Referenza Anno 15 N. 1, 2025 N° fascicolo 1 DOI 10.57575/CONSYMSER.2025.01

Fremanezumab nell’Emicrania: Evidenze Cliniche e Flessibilità Terapeutica per Rispondere alle Diverse Esigenze dei Pazienti

Nel corso del 54° congresso della Società Italiana di Neurologia, TEVA Italia ha avuto il piacere di proporre un simposio dal titolo: “Emicrania e disturbi del movimento: come migliorare il burden e la qualità di vita del paziente” con la partecipazione della prof.ssa Cristina Tassorelli, in qualità di moderatore, del prof. Antonio Russo e della dott.ssa Roberta Messina per la parte relativa all’emicrania. Il simposio ha voluto essere un momento di discussione su: • L’impatto dell’emicrania sulla vita quotidiana; • L’efficacia, la tollerabilità e la sicurezza del fremanezumab nei pazienti emicranici con particolari caratteristiche; • La maneggevolezza dei due diversi regimi posologici di fremanezumab.

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Il ruolo dell’integrazione nutrizionale nella sarcopenia Esperienze cliniche a confronto

Testata Clinical Point Referenza Clinical Point Anno 12, N. 2, 2025 N° fascicolo Anno 12, N. 2, 2025 DOI 10.57575/CLPOINT.2025.2